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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

ADORNO

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Adorno, insieme a Horkheimer,   rappresenta l’altra colonna portante della Scuola di Francoforte. Egli fu un filosofo e grande amante dell’arte, della musica e della letteratura, dove le sue riflessioni erano dirette verso una  critica alla società  a lui contemporanea e all’ideologia che la sosteneva. Nell’opera " Dialettica negativa"  ragionò sulla realtà e i suoi strumenti di comprensione, a partire dal dopo  Auschwitz . La tragedia incominciata con i campi di sterminio e i crimini nazisti, a parere del filosofo, aveva svelato l’unica verità possibile sulla storia: il suo male e la falsità di qualsiasi affermazione positiva e ottimistica. Così,  la dialettica hegeliana   viene superata  da una nuova “ dialettica negativa ” che mira a svelare il  carattere contraddittorio e disarmonico del reale . Semplificando, il compito della filosofia deve consistere nello smascherare la finte armonia e far invece apparire in superficie le distorsioni e le contraddizioni dell’esistente.

HORKHEIMER

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Horkheimer  è senza dubbio una delle  figure più celebri e rappresentative della Scuola di Francoforte.  Egli fu professore di filosofia all’università di Francoforte, dal 1931 divenne  direttore dell’Istituto . Costretto a emigrare con l’instaurazione del nazismo, ritornò nel 1950 in Germania e, insieme ad Adorno, riaprì la Scuola. La riflessione del filosofo fu stimolata tanto dai regimi totalitari quanto dalla sempre maggiore importanza che assunsero la società di massa e i nuovi mezzi di comunicazione . Il concetto base della sua speculazione fu senza dubbio quello di  razionalità , cardine della società moderna e da lui inteso in modo nuovo. A suo parere, esistono due tipi di razionalità: una “ oggettiva ”, che rappresenta un criterio universalmente utile per conoscere e agire, e una “ soggettiva ”, che mira a cercare i mezzi più adeguati in vista del raggiungimento di certi  fini . È la  ragione della civiltà moderna  e, soprattutto, di quella industriale alla base di un atteggia

SCUOLA DI FRANCOFRTE

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La cosiddetta "Scuola di Francoforte”  raggruppò una serie di studiosi  che, a partire dal  1923 , si raccolsero intorno all’ “ Istituto per la ricerca sociale ”, creato a Francoforte, in Germania. Quello che caratterizzò l’originalità dell’Istituto fu, indubbiamente, la  interdisciplinarità  del suo approccio. Gli studiosi, infatti, attraverso l’apporto dell’economia, delle scienze sociali, della filosofia, della psicologia, della musica e della letteratura elaborarono una “ teoria critica della società ”, detta anche “ ricerca sociale ” o “ filosofia sociale ”. Il  programma della Scuola , infatti, si rifece all’elaborazione marxista , ma ne stravolse l’approccio, ripensando le teorie in accordo col mutato contesto storico e culturale. Gli interessi degli studiosi si concentrarono infatti:   1. su una riflessione sul “ potere ” e l’ “ autorità ”, suscitata dall’avvento del regime fascista e nazista. 2. sulla dimensione fallimentare dell’esperienza del comunismo sovietico.  3. su

BERGSON

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Nasce a Parigi nel 1859 e decide di laurearsi in  filosofia e matematica . Dopo l’esperienza a scuola,  Bergson  comincia ad insegnare filosofia moderna al  College de France  di Parigi.  Muore nel 1941 a Parigi , mentre la città è occupata dalle  truppe  naziste . Le sue  origini ebraiche  gli avevano fatto conoscere e provare la  crudeltà delle leggi razziali e delle persecuzioni antisemite.   Tra le sue maggiori opere ricordiamo:  Materia e memoria  (1896), il suo capolavoro  L’evoluzione creatrice  (1907) e  Le due fonti della morale e della religione  (1932). La  filosofia di Bergson  può essere compresa solamente partendo dal contesto filosofico in cui si colloca: il porsi come una tra le  reazioni  più celebri e meglio riuscite al  positivismo . Dinanzi ad una concezione della realtà rigidamente spiegabile attraverso  leggi meccaniche  e conoscibile solo attraverso il metodo scientifico,  Bergson  si domanda quale sia la specificità della filosofia e, soprattutto, che posto rive